Il Cuore Vesuviano non basta per superare il Benevento Rugby


In una giornata fredda e piovosa un Vesuvio ridotto all’osso da numerose indisponibilità, ma accompagnato come sempre dal calore e dalla passione di una folta e rumorosa schiera di sostenitrici e sostenitori, fa visita al Benevento Rugby, squadra retrocessa la stagione passata dalla serie B e proiettata, dopo un avvincente recupero sul Clan Santa Maria Capua Vetere, verso i play-off per la riconquista di un posto nella serie superiore.
Malgrado il numero ridotto degli effettivi a disposizione, l’assenza di cambi in panchina e il rientro forzato di alcuni atleti ancora infortunati (Enrico Tagle e Giuseppe Macrì), il morale della squadra napoletana è alto e l’appuntamento è assai sentito. È un giorno speciale per tutti noi: questa domenica, infatti, disputano l’ultima partita (almeno nel campionato seniores) della loro luminosa carriera due personalità del rugby napoletano.
Luca Cataldo in azione
Stefano Tagle nell'insolito ruolo di mediano di mischia
Il primo è Luca Cataldo, tra i fondatori della società e allenatore del Vesuvio, che ha vestito da giocatore la maglia dell’Umberto e del Cus Napoli e che ha contribuito ad avviare al nostro sport la gran parte dei giocatori in organico oggi al Rugby Vesuvio.

Il secondo è Stefano Tagle che ha militato in quasi tutte le squadre di Napoli e provincia (Partenope, Cus Napoli, Pozzuoli, Pomigliano, Amatori Napoli e Vesuvio) e che per mentalità, caparbietà ed esperienza costituisce una guida ed un punto di riferimento costante per i compagni di oggi e di ieri.
Cataldo è il capitano di giornata, mentre Tagle senior, ancora non perfettamente guarito da una frattura ad una mano, siede in panchina in qualità di allenatore, pronto a subentrare nel finale di partita per salutare il terreno di gioco.

La formazione rimaneggiata della squadra ospite, 2 zoppi in campo, il divario in classifica ed il blasone dell’avversario farebbero presagire una valanga di punti a favore della compagine Beneventana, ma chi conosce il Vesuvio sa che ha cuore e attributi da vendere e così già dai primi minuti la compagine partenopea affronta a viso aperto la forte formazione di casa.
L’incontro appare da subito intenso ma la manovra di entrambi gli schieramenti (complice il maltempo) è confusa e spezzettata da numerosi errori di trasmissione. Infuria la battaglia per la conquista del possesso del pallone in rimessa laterale e nei punti di incontro e la fa da padrone la pressione esercitata dalle difese.
Il Benevento si porta in vantaggio con una buona iniziativa corale ed il Vesuvio cerca di reagire attaccando a testa bassa. Ma proprio a seguito dell’ennesimo tentativo dei napoletani di ripresa rapida del gioco la squadra di casa intercetta l’ovale su un calcio a dir poco maldestro e allunga sul 12-0. Solo parole di incitamento e voglia di riscatto tra i giocatori ospiti che oggi dimostrano grande coesione e temperamento. La reazione della formazione napoletana non si fa attendere e Porricelli, sospinto dai compagni, sfiora la segnatura. Poi è la volta di Capasso che si invola sulla fascia sinistra eludendo il placcaggio di un paio di difensori ma senza riuscire a tenere vivo il pallone. La squadra ospite guadagna più volte terreno in drive dalla rimessa laterale, ma non concretizza. Su di una azione in penetrazione si infortuna al ginocchio Battiloro e così la partita prosegue con il Vesuvio in 14 uomini (nonostante il veterano Tagle scalpitasse per entrare). Ma l’inferiorità numerica non è un buon motivo per tirarsi indietro. Malgrado le notevoli avversità, quindi, e la difficoltà a riorganizzare una linea arretrata in grave affanno, gli ospiti continuano ad attaccare costringendo dapprima la squadra di casa al fallo (12-3) e successivamente procurandosi di nuovo la temporanea parità numerica per un cartellino giallo ai danni di un giocatore beneventano per un placcaggio senza palla su Improta. La squadra di casa, in verità,  appare inutilmente fallosa e domina fra gli atleti locali un incomprensibile nervosismo.
Sul finale della prima frazione , comunque, il Benevento riesce a trovare il varco giusto per violare la meta avversaria (19-3).
Nella prima parte della seconda frazione la situazione si complica ulteriormente per la generosa formazione napoletana: Macrì (già sceso in campo con un dito del piede fratturato) prende un altro colpo placcando un avversario e resta a terra scosso. Tagle junior (si fa per dire) non riesce più a poggiare il peso sul piede sinistro e zoppica vistosamente a causa della caviglia non ancora guarita… ma l’uscita dal campo di un altro giocatore partenopeo decreterebbe la fine della contesa e la vittoria a tavolino per la formazione di casa e non può davvero finire così… non si può mollare, non certo oggi!
La squadra di casa ottiene la segnatura del bonus offensivo da un pallone perso in rimessa laterale e riconquistato in modo rocambolesco oltre la retroguardia ospite (24-3), dopodiché fa vedere le cose migliori, muovendo bene palla con la linea arretrata con belle giocate e sfruttando al meglio la superiorità numerica. Su una buona iniziativa impreziosita da un ottimo sostegno e un paio di off-load viene marcata la meta del 29-3. In rapida successione i veloci ¾ di casa trovano di nuovo la meta (34-3). Solo una ottima pressione ed una difesa strenua e disperata del Vesuvio (da segnalare qualche decisivo placcaggio di Tagle junior e Liberti) evitano danni peggiori.
Fabio "King" da Vinci in corsa verso la meta
Alla metà del secondo tempo la pressione difensiva degli ospiti porta i suoi frutti spingendo indietro gli avversari e costringendoli più volte al fallo. Dopo aver trasformato una punizione (34-6), la squadra ospite vuole però la meta e la cerca con grande determinazione. Così, prima Tarantino supera la linea di meta ma è tenuto alto, poi è la volta di Fabio “King” da Vinci che, dopo aver seminato gli inseguitori, sul più bello perde palla in area di meta avversaria.

Sul turn-over il Benevento calcia lungo, prosegue al piede e sfrutta un rimbalzo fortunoso per segnare la meta del 39-6 che suona un po’ come una beffa.
Gli ospiti non demordono e si portano di nuovo in attacco nei 22 metri avversari. Le occasioni per segnare si susseguono senza interruzione con Tagle Stefano prima (in verità entrato solo per celebrare l’addio ma inopinatamente trovatosi nel pieno dell’azione) e Peppe (di)Macrì, poi, che per ben due volte, praticamente saltellando su un piede solo, arriva a pochi centimetri dalla meta. In questa fase c’è anche il tempo per qualche evitabilissimo scambio di cortesie in ruck tra gli avanti delle due formazioni, giustamente sanzionato dall’arbitro.
Ma come se fosse tutto già scritto, sull’ennesimo calcio di punizione battuto velocemente è proprio il più giovane in campo (Nicola Mondelli) che chiede palla con decisione e segna la meta (39-11) nel giorno in cui si celebra l’addio al rugby giocato dei nostri due illustri vecchietti!
Il testimone è davvero passato di mano…
Complimenti ai ragazzi del Vesuvio per averci mostrato ancora una volta cosa vuol dire essere UNA SQUADRA DI RUGBY!
Un grande in bocca al lupo va da tutto il Rugby Vesuvio alla formazione beneventana guidata dall’esperto Roberto Ricci (che ha militato anche con la Partenope nel ’89, anno della promozione, ed in serie A, per tutti a Napoli “Ricci ‘o pilone”) per i prossimi play-off!
A fine gara durante il consueto terzo tempo c'è spazio solo per sorrisi, abbracci e un pizzico di commozione tutti stretti intorno a due grandi uomini di rugby.


Formazione Vesuvio:
1 Carotenuto, 2 Improta, 3 Nugnes; 4 Mondelli, 5 Porricelli; 6 Ascione G. 7 Becchimanzi, 8 Tarantino; 9 Tagle E., 10 Cataldo (cap.); 12 Battiloro (Tagle S.), 13 Da Vinci, 14 Macrì, 11 Capasso, 15 Liberti.