Ancora in piena emergenza, con un numero di acciaccati che non accenna a diminuire di domenica in domenica, il Vesuvio fa visita alla capolista Clan Santa Maria, dominatrice con pieno merito del girone campano del campionato di serie C. La formazione “sperimentale” imposta dalla infermeria affollata vede il ritorno in prima linea di Nugnes con Tagle Stefano e Iavazzo, in seconda linea Carotenuto e Landinetti, in terza il ritorno del capitano Tarantino costretto a rinunciare alla contesa aerea nella rimessa laterale per i problemi al ginocchio ben lungi dall’essere risolti, con Borrelli e Becchimanzi; torna a vestire la maglia numero 9 Liberti, mentre Ascione Francesco dopo l’incoraggiante prova a mediano di mischia contro il IV Circolo Benevento si sposta a mediano d’apertura; nel ruolo di centri confermati Calvino e Da Vinci con Bellucci estremo e Capasso e Luigi “Pazzo” D’Amore alle ali; in panchina i soli Macrì e Quattrone.
La squadra napoletana dimostra subito di non soffrire alcun timore riverenziale di fronte alla forte capolista e da subito attacca con sfrontatezza e determinazione anche dai propri 22 metri. La compagine di Terra di Lavoro non si scompone, difende con grande ordine e aggressività e più volte recupera palla nel break-down. Il Vesuvio segna i primi 3 punti della partita con un drop di Da Vinci, il quale dopo poco è costretto a lasciare il rettangolo di gioco per una forte contusione toracica; lo sostituisce Macrì. La reazione della squadra di casa non si fa attendere, e sull’ennesimo attacco della linea ¾ in maglia gialloblù Tarantino placca alto un avversario e per 10 minuti lascia la squadra in 14, anzi in 13 giacchè intanto anche Calvino è costretto a bordo campo per fasciare una ferita sanguinante ad un orecchio. Con la doppia superiorità numerica il Clan Sammaritano imposta da una rimessa laterale sui 22 metri un ottimo avanzamento in maul che porta alla prima meta dell’incontro e successivamente segna un’altra meta in contrattacco dopo un calcio di liberazione (12-3). In questa fase il Vesuvio, con la linea ¾ da riorganizzare e in inferiorità numerica, attacca a testa bassa, continua a pigiare sull’acceleratore giocando rapidamente i calci di punizione e allargando il gioco in modo un po’ sterile (e piuttosto avventato!) e finisce così per facilitare il lavoro della squadra avversaria che forza più di un turnover e contrattacca segnando altre due mete prima della pausa assicurandosi il bonus. La seconda frazione di gioco si apre quindi sul 22-3 per la squadra di casa.
Il Vesuvio conquista palloni importanti in rimessa laterale ed in mischia chiusa, ma continua a subire la pressione dell’ottima difesa sammaritana e perde continuamente possesso e terreno. Quattrone entra per sostituire Tarantino, stremato e dolorante. Nel corso della ripresa i padroni di casa siglano così altre 3 segnature ben costruite mostrando qualità nell’uno contro uno e nel sostegno e una buona tenuta atletica, mentre nei minuti finali si avvantaggiano di 2 autentici regali della retroguardia del Vesuvio (uno dei due in piena area di meta) su calci di spostamento non particolarmente insidiosi, terminando la gara sul punteggio (in verità un po’ troppo pesante) di 51-3.
Il Clan è apparso come al solito forte, organizzato e determinato, con una solida difesa che poco ha concesso agli avversari in questo campionato e che si auspica possa assicurare alla società gialloblù l’obiettivo mancato di un nulla nella scorsa stagione.
Il Vesuvio dal canto suo ha mostrato grande carattere, ma anche scarsa lucidità nella prima frazione di gioco e nel finale. Da segnalare la grande generosità in difesa di Liberti su tutti, ma anche di Bellucci e Macrì (quest’ultimo dopo un inizio un po’ “in sordina”), la buona prestazione di Ascione Francesco ad apertura e la consueta grinta di Tarantino che, come sempre, a denti stretti ha onorato il campo anche con una gamba sola.
Una menzione particolare merita infine l’ottima prova del direttore di gara Sig. Cerino, sempre preciso e puntuale, che ha impressionato per chiarezza, equilibrio e competenza.